Principali rischi nei contratti Luce e Gas

Call Center non a norma

Tra le numerose chiamate che tempestano la vita di tutti i consumatori, la gran parte provengono da call center non a norma. Vale a dire, call center che operano attraverso numeri non registrati al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione), chiamando generalmente liste fredde, anagrafiche di persone che non hanno richiesto esplicitamente alcun servizio.

Il più delle volte, queste realtà si spacciano per il fornitore luce e gas, chiedendo conferma di dati sensibili e richiedendo i due dati fondamentali per la stipula di un contratto energia: POD (Point Of Delivery per la luce) o PDR (Punto Di Riconsegna per il gas). Questi due dati, infatti, identificano univocamente le tue utenze di luce e gas.

In altri casi, i call center propongono offerte che promettono grandi risparmi, senza aver raccolto informazioni sulla spesa attuale.

Cosa devi sapere

  • Il tuo fornitore non ha bisogno di richiederti dati sensibili al telefono: ha già in suo possesso tutte le informazioni necessarie.

Come difenderti

  1. Naviga online con coscienza: è molto importante utilizzare il web con attenzione, soprattutto quando lasci i tuoi dati. Leggi i documenti di privacy e sospetta dei siti che non associano i link alla privacy ai form per il rilascio dei dati anagrafici.
  2. Chiedi all’operatore per conto di quale società sta chiamando: non accettare risposte vaghe o nomi di uffici e autorità (es. Ufficio Tutela Consumatore, Autorità di Tutela) semmai chiedi una mail di conferma per sapere con chi stai parlando. 
  3. Accertati che il numero sia autorizzato: per accertarti che il numero che ti sta chiamando sia effettivamente autorizzato a farlo, puoi fare due prove. La prima e più semplice ma meno sicura: chiudi la chiamata e richiama il numero (di norma, un call center autorizzato deve chiamarti da un numero esistente e al quale risponda qualcuno, anche solo una voce registrata). La seconda prova è definitiva: se un call center è a norma, ti deve chiamare da un numero registrato al ROC. Per verificarlo, inserisci il numero chiamante in questa pagina del sito dell’AGCOM: https://www.agcom.it/numerazionicallcenter.

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L’urgenza di cambiare fornitore

Soprattutto in questa fase di chiusura definitiva del Servizio di Tutela, i consumatori ricevono molte chiamate che fanno leva sull’urgenza di cambiare fornitore e passare al Mercato Libero. Non è l’unica scusa solitamente addotta alla necessità e urgenza del cambio gestore. In alcuni raggiri si parla, ad esempio, di fallimento dell’attuale gestore. Le conseguenze prospettate per chi non cambia subito? Interruzione della fornitura di luce e gas, multe salate o altre spese ingenti e impreviste.

Può capitare anche che il call center si spacci per un generico Ufficio Tutela del Consumatore o per l’Autorità di Vigilanza. Nomi che ti devono subito far sospettare.

Di solito i soggetti piu’ credibili hanno anche delle sedi fisiche cui puoi fare riferimento.

Cosa devi sapere

  • Sia nel caso di mancata scelta del fornitore sul mercato libero, che nel caso di fallimento dell’attuale gestore, non devi temere: le forniture non verranno interrotte e non dovrai pagare alcuna multa. Sarai passato a un Servizio di Salvaguardia o la tua utenza sarà oggetto di un’asta per la riassegnazione del fornitore e avrai tutto il tempo di cambiare senza disservizi.
  • Non esiste nessun Ufficio Tutela del Consumatore o nessuna Autorità di Vigilanza che abbia interesse a contattarti direttamente.  

Come difenderti

  1. Prenditi il tuo tempo: si sa, con la fretta non si prendono mai decisioni buone. E, generalmente, le comunicazioni importanti da parte dei fornitori vengono inviate per iscritto assieme alla bolletta. Non prendere decisioni affrettate nel corso di una chiamata telefonica in cui l’operatore t’incalza.
  2. Accertati presso il fornitore: se ti viene data qualche informazione relativa al tuo fornitore (chiusura, fallimento), interrompi la chiamata e accertati della correttezza delle informazioni direttamente presso il fornitore stesso. 

Vocal order o contratto non corrispondente

Anche quando sappiamo di parlare con un soggetto abilitato a farlo e che ci ha proposto un’offerta valida, arriva inevitabilmente il momento di sottoscrivere l’offerta. 

La sottoscrizione può avvenire in due modi:

  • Verbal order: è il caso, sempre più residuo, in cui l’operatore legge il contratto al telefono, prima di richiedere il vostro “sì” per l’accettazione. È importante prestare particolare attenzione alla presenza di eventuali servizi aggiuntivi non richiesti o clausole che non ti aspettavi.
  • Firma online: i documenti contrattuali vengono scambiati attraverso l’email e viene richiesto un click per accettazione. Anche in questo caso è importante salvarsi subito i documenti sul proprio dispositivo, nonché prendersi il tempo necessario per leggere le condizioni e le clausole prima di accettare.

Cosa devi sapere

  • Spesso, nei media, è circolato lo spauracchio della truffa del “sì”: l’accettazione del cliente viene estrapolata dal contesto e utilizzata per sottoscrivere contratti o clausole non volute. In realtà, il verbal order, seppure è pratica sempre meno utilizzata, è lecita e ampiamente impiegata nel passato.
  • Chi stipula un contratto a distanza ha la possibilità di esercitare il diritto di ripensamento fino a 14 giorni dalla stipula.

Come difenderti  

  1. Il contratto è una cosa seria: chiedi all’operatore al telefono di vedere nel dettaglio le parti del contratto che ti interessano di più (la tariffa, i servizi aggiuntivi). Di certo l’operatore non sarà felice, ma la stipula del contratto è una cosa seria.
  2. Diritto di ripensamento: grazie a questo strumento, il consumatore ha tutto il tempo di valutare i documenti contrattuali e di rescindere dal contratto senza penali o spese.

Dirottamento

Nel momento in cui un consumatore sottoscrive un’offerta di switch (cambio fornitore), le sue informazioni personali girano su diversi sistemi e database. Può capitare che il flusso di gestione dei dati abbia qualche falla e che qualcuno senza scrupoli possa approfittarne commercializzando l’anagrafica.

A questo punto, entrano in gioco call center che, comprando queste liste di contrabbando, contattano il consumatore prima dell’attivazione della nuova offerta, avvertendolo che il servizio appena sottoscritto non è attivabile o non è il migliore del mercato, “dirottandolo” verso una nuova offerta o un nuovo fornitore.

Cosa devi sapere

  • Se hai appena chiuso un contratto di luce e/o gas, diffida di tutte le chiamate che ricevi, a meno che non provengano da due soggetti: il nuovo fornitore o, nel caso, l’intermediario con cui l’hai chiuso (ad es. un comparatore online). 

Come difenderti

  1. Con chi parlo? Se ricevi una chiamata nel periodo che passa tra la sottoscrizione dell’offerta e l’attivazione del servizio, chiarisci bene con chi stai parlando e a quale titolo ti sta contattando. 
  2. Verifica con il nuovo fornitore: in caso di chiamata, non prendere decisioni avventate (ad es. annullare il contratto appena sottoscritto o sottoscriverne uno nuovo con un fornitore diverso). Fatti inviare una mail scritta con la nuova proposta e Chiedi subito chiarimenti al tuo nuovo fornitore e conferma di ciò che ti è stato detto al telefono e inviato poi via mail. 

Strumenti utili al consumatore